Estratto da enoagricola.org, 29 aprile 2019, “Palagetto e Viticoltori Lenza, un viaggio tra Toscana e Campania – Degustazione partecipata”, a firma Fabio Ciarla
Una Degustazione Partecipata forse anomala, ma anche per questo ancor più interessante. Non una ma due le aziende protagoniste, un viaggio che ci ha portato prima in Campania, poi in Toscana per un paio di volte, come un doppio tentativo di capire vini e territori diversi ma con tratti comuni. Il più importante dei quali è l’accoglienza, abbiamo assaggiato infatti vini piacevoli fin dal primo sorso, capaci di trasmettere con immediatezza il sorriso delle persone che li fanno. Andando poi a scoprire le storie delle due aziende diventa naturale trasferire nelle loro produzioni un carattere personale forte, che ha dato un’impronta indelebile alle etichette (che poi scopriremo, come sempre, con l’aiuto di qualche amico sommelier). Intanto andiamo a conoscere meglio le due aziende: Palagetto (San Gimignano – Toscana) e Viticoltori Lenza (Montecorvino Rovella – Campania)
Le aziende
Palagetto – Una famiglia toscana come da tradizione, vocata all’ospitalità (come evidenziato dalle tre tenute (Villa Palagetto, Lucciolaia e Villa Arnilù) dove si può soggiornare immersi nel verde a poche centinaia di metri dalla splendida San Gimignano, patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco. L’amore per la terra arriva dai nonni degli attuali proprietari, in particolare da nonno Luano, e si applica a vigneti e uliveti nei territori di San Gimignano e Montalcino. I prodotti dell’azienda sono firmati da Arianna, Niccolò e Luca Fioravanti, alcuni tra l’altro danno anche i nomi ai vini in funzione della scelta fatta a livello produttivo. Abbiamo assaggiato “I’ Niccolò” della linea Arianna (Bianco IGT da uve Vermentino, Chardonnay e Sauvignon) e il Chianti Colli Senesi Riserva Palagetto.
I’Niccolò 2017 – Toscana Bianco IGT
Naso equilibrato e decisamente riconoscibile nelle varie componenti, la frutta gialla e bianca si alterna ai sentori del legno nel quale questo vino fermenta e affina. Al palato dimostra un bell’equilibrio tra freschezza e alcol, siamo a 14 gradi sviluppati, divenendo il classico vino al quale fare attenzione per non ritrovarsi brilli senza accorgersene.
Enoagricola: 88/100
Sabrina: 92
Maurizio: 92
Daniele: 80
Simona: 90
Palagetto 2014 – Chianti Colli Senesi Riserva DOCG
Naso ricco di frutta rossa, dalla ciliegia alla prugna fino all’amarena. Poi emergono anche le note di tostatura, che arricchiscono il tutto. In bocca rimane sicuramente fresco e con buoni tannini che aiutano a sostenere un corpo non troppo muscoloso ma comunque solido.
Enoagricola: 90/100
Sabrina: 92
Maurizio: 89
Daniele: 91
Simona: 91
Conclusioni
Per il Palagetto è evidente la mia preferenza per la tradizione, il Chianti Colli Senesi nasce per rispettare il territorio e l’espressione tipica di questa parte della Toscana. Un’etichetta ben riuscita, capace di imporsi per schiettezza ma con una buona eleganza.
Trovate qui l’articolo completo di Fabio Ciarla
Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.