Tante le novità di Amalia Cascina in Langa

Tempi travagliati ma anche di riflessioni, quelli che stiamo vivendo, durante i quali Amalia Cascina in Langa ha lavorato per rafforzare il concetto di appartenenza e di legame con la tradizione del suo territorio.

Vigneto Fantini di Amalia Cascina in Langa

Una prima novità riguarda il Barolo Bussia 2018 sulla cui etichetta, oltre alla MGA Bussia, è da ora inserito il vigneto di provenienza: il “Vigneto Fantini”, una puntualizzazione voluta dalla Famiglia Boffa, proprietaria dell’azienda, perché il Bussia di Monforte d’Alba, sebbene sia uno dei cru più rinomati della storia del Barolo, è anche uno tra i più vasti, con i suoi circa trecento ettari di vigneti distribuiti su terreni di varia matrice e con esposizioni diverse tra loro. La parcella del pregiato vigneto Fantini che appartiene alla famiglia Boffa è circa un ettaro di terreno che insiste sulle Arenarie di Diano, esposta a sud, sud-ovest e disposta ad una altitudine di 450 metri sul livello del mare. La caratteristica matrice territoriale del vigneto Fantini fa sì che queste giaciture siano tipicamente calde tali da suggerire epoche vendemmiali abbastanza precoci, ma l’altitudine del vigneto e l’esposizione al vento rendono comunque il vigneto abbastanza tardivo. Un vigneto, dunque, che produce un vino ben distinguibile da alti altri provenienti dallo stesso cru. Una differenza che l’azienda vuole sia identificabile già da quanto appare scritto in etichetta.

Ma anche all’interno della bottiglia, e stavolta parliamo di entrambi i cru, il Barolo Le Coste di Monforte 2018 e il Bussia “Vigneto Fantini” 2018, l’azienda presenta il risultato di un cambiamento in cantina: entrambi i vini hanno raggiunto il loro equilibrio con la scelta da parte dell’azienda di abbracciare definitivamente lo stile “botte grande” senza alcuna mediazione: l’evoluzione di un processo di consapevolezza delle specificità più profonde e identificative del Barolo che produce. Un cambiamento che inizia con il prodotto di una annata, la 2018, con un maggiore indice di difficoltà, perché la più piovosa rispetto almeno ai 10 anni precedenti, che ha prodotto vini con una struttura più sottile, ma che ha il pregio di aver evidenziato i caratteri di eleganza e di prontezza di cui sono capaci questi vini.

E per ultimo, non per questo meno significativo, a partire dalle nuove annate che verranno messe in commercio ossia il Dolcetto 2021, il Langhe Nebbiolo 2021, la Barbera d’Alba 2021, il Rossese Bianco 2021, i Barolo le Coste di Monforte 2018 e Barolo Bussia Vigneto Fantini 2018, i vini lasciano il contenitore storico dell’azienda, la bottiglia bordolese, per affidarsi alla bottiglia Albeisa che, nel ‘700 e rilanciata alla fine degli anni ’90 del secolo scorso, rappresenta ormai una icona e simbolo delle Langhe.

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Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.

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