Riserva di Fizzano, il mitico Chianti Classico di Rocca delle Macìe / su L’Assaggiatore

Riserva di Fizzano

Da L’Assaggiatore, Anno XXXIX – Numero 13 – Marzo 2019 – pag. 80, “Riserva di Fizzano, il mitico Chianti Classico di Rocca delle Macìe – Verticale storica di undici annate di un vino simbolo della cantina della famiglia Zingarelli dal cinema al vino solo per passione”, articolo a firma Alessandro Brizi

La produzione di vino, la vita di campagna, una bucolica quotidianità immersa in un paesaggio ameno e rassicurante erano i desideri più profondi di Italo Zingarelli, produttore cinematografico e regista tra i più noti negli anni ’60-70 del secolo scorso. A lui si deve la fortunata idea della coppia Bud Spencer e Terence Hill, al secolo rispettivamente Carlo Pedersoli e Mario Girotti, nei film Lo chiamavano Trinità del 1971, Continuavano a chiamarlo Trinità dell’anno successivo, Più forte ragazzi, sempre del 1972 e Io sto con gli ippopotami, scritto e diretto dallo stesso Italo Zingarelli nel 1979. Il successo, allora inaspettato, dei lungometraggi con la comica coppia delle più celebri scazzottate del grande schermo (tre miliardi di lire fu l’incasso del solo Lo chiamavano Trinità che, ancora oggi, occupa il 42esimo posto tra i film italiani con il maggior numero di spettatori) lo portò alla realizzazione di quel primigenio e passionale desiderio: possedere una tenuta dove realizzare un proprio vino. «Nel luglio del 1973 – racconta Sergio Zingarelli, figlio di Italo e dal 1989 Amministratore Delegato dell’azienda Rocca delle Macìe – mio padre riuscì a realizzare il suo sogno con l’acquisto della tenuta Le Macìe a Castellina in Chianti; 140 ettari di cui, allora, soltanto due a vigneto, dove ristrutturò anche l’omonimo borgo medioevale del XIV secolo. Alla fine dello stesso anno – prosegue – acquistò anche la fattoria di Sant’Alfonso, delineando così i lineamenti dell’azienda che, nel 1984, si arricchì della tenuta di Fizzano, sempre in quel di Castellina». Oggi l’azienda conta 500 ettari, di cui 200 a vigneto e 25 a oliveto, suddivisi in sei tenute (Le Macìe, Sant’Alfonso, la Riserva di Fizzano e Le Tavolelle nell’areale del Chianti Classico, Campo Maccione e Casa Maria nella zona del Morellino di Scansano) per una produzione totale di 3 milioni e 700mila bottiglie diffuse, oltre che in Italia (25% del mercato), in numerosi Paesi del mondo. Tra i vini prodotti, uno dei simboli della filosofia, così come della crescita aziendale, è senza dubbio il Chianti Classico Riserva di Fizzano, divenuto dal millesimo 2011 Chianti Classico Riserva di Fizzano Gran Selezione, categoria d’eccellenza nella piramide qualitativa dei vini Chianti Classico. La vigna della Riserva di Fizzano conta 35 ettari, all’interno di uno spazio naturale e agricolo (Riserva di Fizzano) di 65 ettari in quel di Castellina in Chianti, dove insiste l’omonimo Relais di famiglia. I suoli su cui alloggiano le piante presentano profili profondi, ghiaiosi, limosi, calcarei, drenanti, figli di affioramenti neogenici (23-2,58 milioni di anni fa) e caratterizzati, a nordest, da formazioni denominate Argille di Casino, “crete” marnose azzurre e grigie ricche di banchi di lignite in cui sono stati rinvenuti molluschi e mammiferi fossili dell’età del Turoliano superiore (8-6 milioni di anni fa). Nella zona di levante della tenuta i terreni mostrano, invece, matrici di sabbia e arenaria. Sul versante ampelografico, a dominare la scena, troviamo, come da copione, il Sangiovese, integrato oggi con piccole quantità di Colorino. L’ultimo impianto è datato 1997, mentre dal 2017 si sta procedendo al rinnovamento dell’assetto con un primo reimpianto di 1,5 ettari conclusosi nel 2018. Il clima è mediterraneo, ventilato, solatio e caratterizzato da forti escursioni termiche tra notte e giorno durante la maturazione dei grappoli. Dal punto di vista tecnico, una volta terminata la fermentazione alcolica, il vino matura in botti di rovere francese da 35 ettolitri per 24 mesi, e una porzione che sosta in barrique per qualche mese. Assemblate le masse si procede a un affinamento per almeno un anno in bottiglia prima della commercializzazione. Nei vari assaggi delle annate, come la nostra verticale dimostrerà, il Chianti Classico Riserva di Fizzano ha evidenziato tutte le sfaccettature dello stile Rocca delle Macìe, capace di adeguarsi ai tempi, leggere e interpretare le trasformazioni dei gusti e le oscillazioni del mercato, mantenendo, tuttavia, sempre un fortissimo legame con i differenti territori che declina e traduce in vini. Andamento delle annate, mutamenti dello staff tecnico (dal 2010 troviamo la coppia Luca Francioli e Lorenzo Landi) e anche dei vitigni utilizzati a compendio del Sangiovese, con l’ingresso del Cabernet sauvignon e del Merlot negli anni Novanta e fino a poco più della metà dei Duemila, segnano il passo di un vino longevo, elegante, sorprendentemente efficace nel leggere il terroir di Castellina e che, al netto delle differenze tra i vari millesimi, svela una grande fruibilità di assaggio, insieme a una struttura ben netta e una dimensione aromatica di assoluto appeal e complessità.

La verticale storica
La degustazione mostra tre distinti momenti nella vita del Chianti Classico Riserva di Fizzano: una prima fase, per le nostre degustazioni dal 1986 al 1995, segnata da un chiaro ed evidente legame con il territorio, dove l’assaggio è quasi “integralista” nel proporre un “canone Chianti Classico” (freschezza, sapidità e struttura agile) al limite dell’inderogabile. Il secondo passaggio, 2000-2007 per noi, è un momento di ricerca di spessore, densità, ricchezza, opulenza, se preferite, con un tasso tecnico e un apporto delle varietà internazionali che segnano, invero, il passo di gran parte dei vini della denominazione, in linea con i dettami del gusto dell’epoca. Dal 2011 in poi, infine, sembra di assistere agli anni della presa di coscienza: una cognizione alta del terroir e della tecnica allo stesso tempo, con vini che rappresentano, millesimo dopo millesimo, una decisa maturità della stessa azienda e non solo della Riserva di Fizzano.

CHIANTI CLASSICO RISERVA DI FIZZANO GRAN SELEZIONE 2016
Rubino compatto e luminoso. Olfatto di grande intensità e piacevolezza: fruttato rosso e nero, speziato di pepe, liquirizia e noce moscata, screziato da note di ferro e arancia sanguinella, in un insieme gradevolmente balsamico. Sorso slanciato, fresco, dai tannini eleganti benché ancora in via di polimerizzazione e finale fruttato e di buona persistenza. Valutazione: 92

CHIANTI CLASSICO RISERVA DI FIZZANO GRAN SELEZIONE 2015
Rubino con riflessi granata alla vista. Goloso, intenso e ampio all’olfatto. Articolato e cangiante negli aromi di prugne, amarene, pepe, noce moscata, humus, legni balsamici, liquirizia e tostature. Densità e freschezza al palato, struttura cesellata, tannini vellutati, ampiezza evidente nei ritorni aromatici, sempre coerenti, ed elegante sapidità sullo sfondo. Un vino immenso e ancora in via di evoluzione. Valutazione: 96

CHIANTI CLASSICO RISERVA DI FIZZANO GRAN SELEZIONE 2013
Granata con lampi rubino nel calice. Eleganza e ampiezza nei sentori aromatici che coinvolgono percezioni di prugne, amarene in sciroppo, tamarindo, quindi cacao, liquirizia e una sottile “freschezza” di humus. Gusto slanciato, aristocratico, sapido, di ottima freschezza e tannini torniti in una dimensione di grande equilibrio con gli altri fondamentali. Retrolfatto largo e coerente, con chiusura fruttata. Valutazione: 94

CHIANTI CLASSICO RISERVA DI FIZZANO GRAN SELEZIONE 2011
Granata compatto, rivela subito un olfatto intenso e potente nei toni fruttati di ciliegie, prugne, melagrana e ancora pepe, noce moscata, terra umida, foglie secche e un deciso tratto balsamico. Freschezza e sapidità in bocca, in una dimensione di grande territorialità “condita” da una eleganza tannica da primato in un corpo di più che sufficiente estensione. Finale di humus. Valutazione: 92

CHIANTI CLASSICO RISERVA DI FIZZANO 2007
Granata nel calice. Finezza e articolazione al naso in un quadro fuso nelle componenti fruttate mature (amarene, prugne secche e tamarindo), spezie dolci e piccanti (pepe nero, noce moscata e liquirizia), quindi bacche di ginepro, humus e un velo tostato-balsamico ad avvolgere il tutto. Assaggio setoso nella veste tannica, appena sapido, dal corpo ben intrecciato in un insieme fruttato e speziato che mostra un equilibrio e una fruibilità di vera eccellenza. Persistente finale fruttato. Un in grado di evolvere in una dimensione di piacevolezza ancora superiore. Valutazione: 94

CHIANTI CLASSICO RISERVA DI FIZZANO 2006
Scuro timbro granata alla vista. Intenso, gradevole nei toni speziati e fruttati maturi in bella fusione (frutti di bosco neri, prugne in confettura, amarene in sciroppo e pepe), quindi cenni di legni balsamici, pellame e nuance officinali. Voluminosa la bocca, figlia di uno stile maggiormente “muscolare”, comunque sapida e dai tannini densi sebbene maturi. Finale fruttato e di buona persistenza. Valutazione: 90

CHIANTI CLASSICO RISERVA DI FIZZANO 2001
Granata compatto e fitto nel calice. Ampio al naso, elegante ma potente negli aromi di mirtilli, amarene, prugne, quindi cannella, pepe, noce moscata, tostature di cacao, e nuance di terra umida. Struttura e sapidità in bocca, in una dimensione piacevolmente speziata e fruttata, golosa ed elegante al contempo, solcata da tannini raffinati e finale di cacao. Vino di spessore, complessità, vigore e grande piacevolezza Valutazione: 95

CHIANTI CLASSICO RISERVA DI FIZZANO 2000
Paglierino dorato. Olfatto fresco e accattivante nelle note di acacia, biancospino, erbe aromatiche, agrumi, mela limoncella, ananas, pesche bianche e menta. Fresco, sapido, scattante e dalla struttura comunque possente. Vino in divenire. Retrolfatto intenso e agrumato. Valutazione: 90

CHIANTI CLASSICO RISERVA DI FIZZANO 1995
Granata mattone alla vista. Intensi i sentori aromatici, concentrati su note “dolci” di tamarindo, cacao, carruba, marron glacé, confettura di prugne e ciliegie frutta secca, pepe ed erbe officinali. Rotondo al gusto, sferico, equilibrato, di struttura slanciata, con tannini carezzevoli e retrolfatto in filo più “fresco” rispetto alla via diretta. Valutazione: 92

CHIANTI CLASSICO RISERVA DI FIZZANO 1988
Granata aranciato il colore. Elegante e discreto al naso nel mostrare un quadro ottimamente fuso composto da sentori di ciliegie candite, liquirizia, nocciola tostata, prugne secche, cacao in polvere, e un velo di cenere ad avvolgere il tutto. Morbida la bocca, appena sapida, setosa nella componente tannica, di corpo, fruttato maturo e in confettura nei ritorni con finale tostato e balsamico. Vino di grande vitalità e piacevolezza d’insieme. Valutazione: 91

CHIANTI CLASSICO RISERVA DI FIZZANO 1986
Di colore granata arancio luminoso, si apre all’olfatto su toni evoluti di frutta rossa candita (ciliegie, melagrana e lamponi), spezie dolci (noce moscata e cannella), erbe officinali, tostature e cenni di iodio al margine. Sorso soffice, orientato sulle componenti morbide, dai tannini setosi e struttura mai fragile. Gli anni si fanno leggermente sentire in un retrolfatto appena “cupo” nelle percezioni di china, tostature e frutta rossa matura. Valutazione: 88

 

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Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.

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