Quando un Barolo dà “lezioni di umiltà”

Barolo Bussia 2015

Il Barolo Bussia 2015 di Amalia Cascina in Langa nelle parole di Andrea Zarattini, fondatore di WineZone e studioso dei vini di Langa.

Barolo 1 – Andrea 0 (lezioni di umiltà)
Quando mi hanno dato questa bottiglia mi hanno detto “E’ proprio un vino da bere, nel senso che va giù proprio bene…” Produttore della bottiglia Paolo Boffa ipse dixit!!!
Confesso che dentro di me ho pensato non fosse lusinghiero per la bottiglia stessa, considerato che stiamo parlando di un Barolo proveniente dal cru che per primo (1961) ha avuto la menzione in etichetta!
Stappo e assaggio… godo… penso… faccio attenzione… rigodo… sentenzio:buono!
Buono, ma sembra più un Nebbiolo che un Barolo. Continuo nel ruolo di degustatore, riassaggio, prendo appunti, segno tutte le note che mi permetteranno di scrivere qualcosa domani. Prima il dovere, poi il piacere.
Cominciamo a cenare, siamo in due, una normale cena di lunedì: pollo e verdure. Il Barolo va giù che è una meraviglia. Essendo un grande amante del Grana Padano spesso lo uso per chiudere il pasto, anche per dare un minimo di gratificazione a pasti volutamente sani, che però obiettivamente, potrebbero stare nel menù di una struttura per anziani.
Quindi metto alla prova il #Bussia di Amalia Cascina in Langa – Monforte d’Alba con un Grana Padano 30 mesi, il vino ne esce alla grande. E’ noto che il Grana sia un abbinamento difficile per persistenza ed intensità, si tratta di una prova immediata ma sempre molto indicativa.
Incredibilmente per noi, durante la cena beviamo quasi una bottiglia in due, ne restano ormai due dita sul fondo. Questo è un altro indizio della grande completezza di questa bottiglia.
Una riflessione nasce spontanea: questo vino si beve che è una meraviglia e regge alimenti importanti. A questo punto mi prende un pensiero goloso e sadico, il cioccolato fondente! Prendo la tavoletta, ne spezzo un quadretto e ci provo. Abbinamento eccezionale, il vino esalta le note ammandorlate e tostate del cacao.
Chiudono assieme, il Barolo non sovrasta, affianca, esalta e accompagna delicatamente al finale.
Ecco la morale: quando pensi di saperne più del Barolo il Barolo ti frega.
Barolo 1 – Andrea 0
Nulla di nuovo, come sempre il vino impartisce grosse lezioni di umiltà.

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Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.

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