Mandrarossa. La Sicilia che non ti aspetti

La recente medaglia di platino (97/100) conquistata dal Mandrarossa Fiano Terre Siciliane 2021 Bio ai Decanter Awards, uno dei più prestigiosi concorsi enologici internazionali, non è un episodio casuale. Il vino è stato anche ulteriormente premiato per essere stato considerato uno degli otto Best in Show del concorso, confermandone ulteriormente la validità. D’altra parte quel lungo elenco di riconoscimenti che la linea Mandrarossa ha ottenuto sia in Italia (Tre Bicchieri, ecc.) sia all’estero (Mundus Vini, Concours Mundial de Bruxelles, Decanter Awards, ecc.) nel corso degli anni, ne è la riprova.

Mandrarossa Winery

Il territorio di Menfi
Ancora oggi l’areale menfitano è uno dei più importanti distretti vitivinicoli della Sicilia dove l’agricoltura è fonte di sviluppo dell’economia e della comunità locale. Si tratta di un territorio che custodisce un ricco patrimonio ambientale di biodiversità dove sono allocate spiagge, fiumi, colline, vigneti, uliveti. Le tante colline che caratterizzano il paesaggio -raggiungono i 400 metri slm- determinano diverse pendenze, esposizioni e altitudini, che combinate con le tipologie di suoli creano tanti differenti microclimi, ciascuno ideale per ogni diverso vitigno coltivato. Qui convivono dalla palma nana al giglio marino, dall’airone allo scarabeo, fino alla tartaruga caretta caretta. Il clima secco e asciutto, la luce forte, intensa e talvolta abbagliante, l’influenza del mare, i venti caldi del sud, le brezze marine, le escursioni termiche, sono tutti elementi che da una altitudine di 440 metri sul livello del mare fino alla spiaggia, attraversano una moltitudine di Contrade. Si tratta di zone di campagna vocate, votate alla coltivazione della vite tra cui primeggiano per tradizione varietà autoctone come Grecanico, Nero D’Avola, o gli internazionali Syrah, Merlot, Cabernet sauvignon, Chardonnay, ma anche Fiano, Viognier, Petit Verdot, Alicante Bouschet, Chenin Blanc, Sauvignon Blanc (Urra di Mare).

Sala di degustazione

Mandrarossa, una storia lunga trenta anni
Un progetto che è stato sviluppato dai consigli di amministrazione di Settesoli che si sono succeduti a partire dal pioniere Diego Planeta, che ebbe la lungimiranza di comprendere che solo dallo sviluppo della ricerca e dell’innovazione sui 6.000 ettari dei 2000 viticoltori associati, poteva venire una risposta alle sfide del mercato. Nei primi anni Novanta l’incontro con il prof. Attilio Scienza dell’Università di Milano e vero guru della viticoltura italiana, portò alla realizzazione di 5 vigneti sperimentali che avevano l’obiettivo di conoscere l’adattamento ai diversi suoli presenti (argilloso, calcareo, limoso, medio impasto, sabbioso) di oltre 40 varietà autoctone e internazionali. Ognuna delle vigne sperimentali conteneva tutte le varietà che per 15 anni furono studiate dal punto di vista vegeto-produttivo e sottoposte a microvinificazione, per chiarire come ogni terroir potesse esprimersi al meglio nella produzione del vino di qualità.

Il cuore è una vasta area collinare che parte dal bosco del Magaggiaro, gran polmone verde, idrico e termico, che modifica il microclima della zona e garantisce l’escursione termica, e di cui godono alcuni vigneti Mandrarossa. Dal punto più alto, su colline a 440 metri slm, è possibile godere di una vista spettacolare sull’intera area. E così da quel progetto di zonazione furono individuati i 500 ettari di vigneto e i vitigni più adatti per creare la linea di alta gamma Mandrarossa, con avanposti a Pantelleria e sull’Etna. In totale si tratta di 26 etichette molto caratterizzate, suddivise tra Autoctoni, Classici e Internazionali, dagli Innovativi alle Storie Ritrovate. Gli studi e le sperimentazioni tuttora continuano. Nel frattempo è stata inaugurata la winery dedicata al progetto. Si tratta di una struttura di 700 metri quadrati, perfettamente integrata nel paesaggio, che comprende la cantina di invecchiamento, due sale di degustazione, un wine shop e una terrazza rivolta verso il mare, che da sola meriterebbe la visita. Tutto all’insegna della sostenibilità: utilizzo di legno e di pigmenti naturali; il tetto è un giardino di piante mediterrane che funge da coibentazione naturale delle superfici; l’esposizione ottimizza gli effetti delle radiazioni solari; gli impianti vengono alimentati dal fotovoltaico di Cantine Settesoli ma presto la winery sarà in grado di essere autosufficiente. Completano l’offerta di Mandrarossa i wine tour classici, il vigneto didattico e i percorsi enogastronomici tra i prodotti della cucina siciliana. La nuova struttura è un punto di transito della pista ciclabile di 11 chilometri, tra vigneti, uliveti e mare, si snoda nei pressi della nuova cantina lungo il percorso della vecchia ferrovia, offrendo l’opportunità di scoprire il territorio in modo diverso. “La Sicilia che non ti aspetti”. Lo slogan dell’azienda, parla proprio di questo.

MandrarossaWinery
Contrada Puccia – 92013 Menfi (AG) – Italy
T: +39 0925 77128
info@mandrarossawinery.it

da sx: Giuseppe Bursi, Andrea Gabbrielli, Alberto Antonini

Un polo di sviluppo nelle Terre Sicane
Le Cantine Settesoli di Menfi (AG), fondate nel 1958, oggi significano 6.000 ettari di vigneti di cui 1.000 in biologico, 500.000 quintali di uva, 36 varietà di viti, 2.000 viticoltori e 5.000 famiglie impegnate nel lavoro, 3 marchi, 73 etichette totali, 20 milioni di bottiglie vendute in 45 paesi, 10 agronomi e 9 tra enologi e tecnici di cantina. Attualmente l’azienda -è il più importante polo economico nel distretto delle Terre Sicane, sulla costa sudoccidentale della Sicilia- è guidata dal presidente Giuseppe Bursi, con l’enologo Domenico Di Gregorio in cantina e l’agronomo Filippo Buttafuoco nei vigneti. Ormai da diversi anni collabora con l’azienda un consulente esterno dotato di grande sensibilità e capacità di esaltare i valori del terroir, Alberto Antonini, uno dei dieci migliori enologi del mondo.

Dove soggiornare

Hotel Villa Giadel ***
Via Riviera, 6,
92013 – Contrada Fiori Sud (AG)
Tel. 0925 195 07 35
Mob.+39 391 493 0360
Mail: villagiadel@gmail.com
L’albergo, creato da una coppia di architetti, Francesco e Valentina Mangiaracina, si trova nella località di Lido Fiori, la frazione balneare di Menfi (Ag), a meno di un kilometro dalla fascia costiera. E’ una struttura moderna con ampi spazi verdi, una bella piscina e un’area giochi per bambini nella parte retrostante della struttura. Le 12 camere (suddivise in basic, standard e superior) sono dotate di tutti i comfort (smartv, wifi, minifrigo, ac, ecc.) e di un comodo balconcino. Colazione continentale con prodotti locali, torte della casa, marmellate e creme bio. Il lounge bar dell’ area piscina è aperto dalle 09.00 alle ore 23.00 (dal mese di giugno a settembre)
Info: Camera basic dal 1 Giugno al 30 Settembre: 1 pax: 120 Euro – 2 pax: 130 Euro. Dal 1 Ottobre al 31 Maggio (escluso giorni festivi) : Riduzione delle tariffe del 20% . Altri prezzi sul sito

www.villagiadel.com
Il Vigneto Resort & Restaurant***
C.da Gurra di Mare – Menfi (AG)
Tel: +3909251955191
Mail: info@ristoranteilvigneto.com
La struttura della famiglia Bursi è stata creata nel 1983 e si trova a 2,3 km da Porto Palo. Offre il wi-fi nelle aree comuni, un parcheggio privato, la piscina e una spa. Il ristorante è da provare assolutamente. Le specialità consigliate: gli spaghetti con le uova di pesce, le farfalle arancia e gamberi, i carciofi in pastella e i cappuccetti fritti. Da leccarsi le dita. Il Resort è composto da 17 camere divise su due piani con vista sui vigneti e sul mare, più altre tre staccate dal plesso con vista sul cortile interno. Tutte le stanze sono dotate di wi-fi, telefono, televisore, frigo bar, riscaldamento e aria condizionata. A disposizione degli ospiti, inoltre, anche il noleggio gratuito delle biciclette per percorrere la vicina pista ciclabile. Ogni mattina colazione a buffet, sia dolce che salata, con torte fatte in casa, biscotti tradizionali siciliani di un forno della zona e tutti i prodotti stagionali del territorio. Prezzi su https://ristoranteilvigneto.com/it/

di Andrea Gabbrielli

 

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Romano, giornalista e scrittore, dal 1989 è stato caporedattore della guida Vini d’Italia e dal 1992 caposervizio del mensile Gambero Rosso. Dal 1996 è libero professionista. Vincitore di vari premi giornalistici nazionali e internazionali, autore di libri e trasmissioni televisive, è giurato nei concorsi internazionali Mondial de Bruxelles e Mundus Vini.

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