La Valle del Belìce e l’importanza di fare squadra

Al Nur– Spazio di Luce sul molo assolato di Porto Palo (Menfi) ti dimentichi che è inverno.
Francesco Tarantino ci ha impiegato molti anni ad ottenere permessi e licenze, ma alla fine è riuscito a coronare il suo sogno imprenditoriale nella sua terra.
Qui si può venire per bere un caffè o un bicchiere di vino accompagnato dalle saporite sarde di Selinunte o ancora -d’estate- per un giro in barca fino a Mazara del Vallo. La vista è assicurata. Ma d’altra parte tutto il territorio, da Salemi a Santa Ninfa a Contessa Entellina, d’inverno è un’area affascinante.
Il Parco archeologico di Selinunte, una delle meraviglie siciliane, se in giugno può diventare una visita faticosa a causa del sole a picco, da dicembre in poi diventa una piacevole passeggiata tra le rovine della nostra storia più antica.
Anche il mare fuori stagione può essere non solo una meta per surfisti alla ricerca dell’onda che li fa volare ma è anche un’idea di un fine settimana meno affannato alla scoperta di spiagge, campagne e paesi che non soffrono per l’invadenza del traffico e per l’affollamento estivo.
“Odio l’estate”, uno dei più famosi standard jazz italiani, cantato da Bruno Martino, celebra proprio il senso dello scorrere del tempo che segna la fine del periodo vacanziero -e degli amori estivi-  per affrontare una diversa quotidianità.
A parte il non trascurabile vantaggio della luce sino a sera, oggi per effetto del cambiamento climatico l’inverno è diventato a parte i picchi meteo estremi-  una stagione che va goduta per quello che offre cioè belle giornate, anche assolate, e temperature miti.

Nella Valle del Belìce– con l’accento sulla “ì”- i comuni di Menfi, Salemi, Santa Ninfa, Partanna e Contessa Entellina,  hanno costruito una Rete dei Borghi, finanziata dal GAL locale, per mettere a sistema le risorse culturali, paesaggistiche, economiche e produttive del territorio. L’obiettivo è di arricchire l’offerta turistica. Infatti nell’area sono attive sia strutture produttive che di accoglienza  che con la collaborazione di servizi di trasporto, guide e animatori, rendono fruibili gli itinerari.

Si va dalle aziende vitivinicole biologiche di Gioacchino Giallo a Contessa Entellina (Via Borgo Piano Cavaliere, 48 – tel. 333 103 9368) dove assaggiare olio evo, miele e i vini da uve Grillo e Nero d’Avola all’Azienda Agricola Barbera di Menfi (Contrada Torrenova SP 79- tel. +39 0925 570442  ). Qui Marilena Barbera, appassionata vignaiola indipendente, associata Fivi, ha scelto di lavorare solo con fermentazioni spontanee e con pratiche enologiche semplici e non invasive. Nascono così il Nero d’Avola Lu Cori, il Grillo Coste al Vento e il particolarissimo Ammàno da uve. Zibibbo.
La Cantina Rapinzeri è nel cuore della Riserva Naturale di Santa Ninfa, in provincia di Trapani, a pochi passi dell’omonimo Castello dove le vigne aziendali sono impiantate in altitudine a 540 metri s.l.m. su un substrato gessoso ed esposte ai venti. Fondata negli anni Sessanta ha realizzato la cantina nel 2018 e propone vini da uve Catarratto lucido, Viognier e il Müller Thurgau. Si tratta di vini freschi e croccanti, molto tecnici, che hanno bisogno di tempo. Previa prenotazione si possono costeggiare le vigne a cavallo ed immergersi nei 140 ettari della Riserva Naturale integrale Bosco Finestrelle.

La Rete comprende anche il Feudo Pollichino (Borgo Roccella, – tel. 0918355144 – 3391618523 – 3200544277)  azienda casearia tutta al femminile  di Contessa Entellina, presidio Slow Food di Vastedda del Belìce, l’unico formaggio a pasta filata fatto con latte di pecora, il Pecorino Siciliano Dop e ricotta.
Per le conserve -salse di pomodoro, confetture di frutta, crema di pistacchi, ecc- il punto di riferimento è l’azienda Alicos di Salemi ( Via Manfredo Cremona, 21 – tel 0924 983348).
Per quanto riguarda l’olio EVO il Frantoio Casale Abate di Menfi (Contrada Feudotto) vale una visita. Sotto un capannone come tanti, Paolo Oretto, ex docente universitario e grande appassionato di olivicoltura, ha un frantoio non molto diverso  da un’astronave lanciata nello spazio, made by Pierlasisi, studiato per esaltare le caratteristiche delle diverse drupe coltivate nell’area. È possibile anche acquistare l’olio a prezzi molto concorrenziali. Merita una visita.
Sempre nelle campagne menfitane si può trovare la possibilità di alloggiare  in vecchi strutture come Casa Graffeo ( Via dell’Acqua 3 – Contrada Feudotto – Menfi) dove affacciate sui vigneti, 5 case vacanze dotate di un’area salotto, tv satellitare, una cucina completamente attrezzata (lavastoviglie e frigorifero), terrazza, servizi. Cortesi e disponibili i proprietari vivono accanto alla struttura insieme a dei cani affettuosi e protettivi.
Nel centro cittadino, invece, il fascino di una vecchia dimora ristrutturata con gusto e attenzione ai particolari come Dimora Siqu ( Via Cavour 60,- tel. +39 333 182 7107- Menfi) dove gli ospiti possono godere di 7 camere ricavate dall’antica struttura per lungo tempo abbandonata e con una straordinaria pianta di buganville alta sino al tetto. Le stanze sono tutte uniche (la solerata, l’alcova, la canonica, ecc.). Offre inoltre un bar, una terrazza e un ristorante. Un ambiente delizioso, curato per accogliere le persone e stare bene.
La Valle del Belìce è un sistema che funziona.

Andrea Gabbrielli

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Romano, giornalista e scrittore, dal 1989 è stato caporedattore della guida Vini d’Italia e dal 1992 caposervizio del mensile Gambero Rosso. Dal 1996 è libero professionista. Vincitore di vari premi giornalistici nazionali e internazionali, autore di libri e trasmissioni televisive, è giurato nei concorsi internazionali Mondial de Bruxelles e Mundus Vini.

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