Come ormai da tradizione, ogni anno il periodico cartaceo Gentleman pubblica una superclassifica dei vini d’Italia. il giornalista Cesare Pillon, con l’aiuto di Emanuele Elli all’elaborazione dei dati, incrocia i risultati espressi sui vini dalle maggiori guide italiane – facendo una media ragionata tra le guide del Gambero Rosso, Vitae (AIS), Bibenda (FIS), Veronelli, DoctorWine (Cernilli), Luca Maroni- e ne riassume un risultato unico e finale stilando la classifica dei migliori 100 vini rossi italiani. Un lavoro analitico dal quale si possono ricavare molti dati interessanti. Tra i commenti espressi dall’autore, la considerazione che al vertice della qualità rimangono mediamente gli stessi vini, rispetto anche allo scorso anno, e che quest’anno a toccare i vertici ci sono molti più vini toscani.
Una presenza costante, per quanto ci interessa direttamente, è quella dell’azienda toscana Rocca delle Macìe, quest’anno col suo Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli 2016, che si è guadagnato il 7° posto in questa superclassifica dei migliori prodotti italiani.
Uno sguardo sul fattore basilare della qualità dei vini di Rocca delle Macìe, dato per conosciuto il lavoro dell’uomo che va dall’impianto del vigneto alla bottiglia, e le variabili date dall’andamento stagionale, sono i terreni di produzione:
- Il territorio del vino: Vigneto Le Prese o Le Terrazze, zona di produzione delle uve per il vino Chianti Classico Gran Selezione Sergio Zingarelli
La zona è caratterizzata dai depositi più recenti sedimentati nel miocene (si tratta di conglomerati poligenici che affiorano sotto forma di ciottolami sciolti su un substrato prevalentemente argilloso). Questi terreni appartengono alla formazione geologica denominata Argille del Casino formatasi circa 7-5 milioni di anni fa e rappresenta un’unità molto importante costituita da argille marnose di color grigio-nocciola (Alberese) e da marne bianche e grigie caratterizzate da una diffusa laminazione (galestro). Sono reperibili, anche se in forma contenuta, livelli centimetrici di torba e banchi di lignite (zona miniera di Lilliano). Nei banchi argillosi, oltre ad abbondanti resti vegetali, sono presenti livelli fossiliferi di molluschi bivalvi. Questa formazione si è deposta in un ambiente lacustre poco profondo, caratterizzato da acque dolci o debolmente salmastre.
Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.