Il vermentino è la varietà prediletta per la produzione dei vini bianchi in Maremma. Oltre che in Toscana è diffuso principalmente anche in Sardegna (regione che fa la parte del leone in Italia), in Liguria e in Piemonte.
E’ un vitigno che vanta molti sinonimi, termini che hanno contribuito ad aumentare l’incertezza sulle sue origini, tanto da essere stato spesso confuso in passato con vernaccia e altri vitigni.
Le ricerche ampelografiche più recenti ne attestano i sinonimi ufficiali di pigato e favorita, come anche riportato nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite; pare inoltre che si possa dimostrare che il vermentino sia in stretta correlazione con il “carica l’asino” e la “malvoisie à gros grain”, nulla ha a che vedere invece con la “vernaccia”, il “canaiolo bianco” o la “malvasia del Douro”, come spesso erroneamente riportato.
Tutta colpa dello studioso Giorgio Gallesio che nella sua Pomona Italiana (edita nel 1839) si ostinò nel dimostrare che il vermentino e la vernaccia fossero la stessa cosa. Iniziò a mettere un po’ d’ordine già l’ampelografo Girolamo Molon nel 1906 che documentò efficacemente la distinzione tra i due vitigni.
La pianta presenta un germoglio con apice espando, cotonoso e biancastro, con orlo carminato; la foglia di media grandezza, pentagonale e quinquelobata; il grappolo è di media grandezza, per lo più cilindrico ma anche piramidale, mediamente spargolo; l’acino è di media grandezza, sferoidale con buccia pruinosa, mediamente consistente di colore giallo-ambrato con polpa succosa e di sapore neutro.
ll vitigno garantisce una produzione abbondante e costante e predilige collocazioni ben soleggiate, meglio se con vicinanza al mare poiché è molto sensibile agli attacchi di botrite che vengono neutralizzati, appunto, in luoghi che beneficiano dell’azione di sole e vento.
Il vigneto da cui provengono le uve per il Maremma Toscana Doc Vermentino di “Campo Maccione – Fattoria di Rocca delle Macìe” rispetta le condizioni sopra descritte. E in questo vino è proprio il vento ad essere il protagonista, che idealmente “fa girare” la girandola riportata in etichetta, a raccontare di quanto sia importante la sua azione per ottenere un vino di alta qualità.
(Fonte: Scalabrelli G., D’Onofrio C., 2013. Vermentino. In: Italian Vitis Database)
Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.