Il Fiorano Rosso 2012 di Tenuta di Fiorano tra i “faccini” di DoctorWine 2018 di Cernilli

Fiorano Rosso 2012

Il Fiorano Rosso 2012 della Tenuta di Fiorano di Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi ha ricevuto il “Faccino”, con un punteggio di 95/100, da Daniele Cernilli alias DoctorWine, collocandosi così tra i migliori vini della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2018.

“Significa che ci metto la faccia”, spiega Daniele Cernilli nell’introduzione della sua guida, “mi espongo in prima persona sia che l’abbia assegnato personalmente sia che me lo abbia proposto uno dei collaboratori. I “faccini” di DoctorWine [..] premiano i migliori vini dell’anno”.

Il Fiorano Rosso bissa con l’annata 2012 il successo già ottenuto lo scorso anno con il Fiorano Rosso 2011, conquistando nuovamente l’apice qualitativo della guida del Doctor, continuando in tal modo a mettere in evidenza una volta di più il lavoro fatto nelle vigne e nelle cantine della Tenuta di Fiorano, alle porte di Roma, sull’Appia Antica.

Non si sono comportati da meno il Fiorano Bianco 2015 che spunta ben 94/100, il Fioranello Bianco 2016 com un punteggio di 89/100 e il Fioranello Rosso 2015 che si attesta su un punteggio di 88/100, chiudendo così una bellissima batteria di assaggi.

“Una cantina sull’Appia Antica, su Via di Fioranello, la storia di un principe innamorato delle proprie vigne, bottiglie di carattere in grado di sedurre già negli anni Settanta Gino Veronelli. Oggi a ereditare questa passione è Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi, pronipote del principe Alberico, che con amore, dedizione e delicatezza ha riportato alla vita i grandi vini di Fiorano. Vini importanti e di concentrazione i due Fiorano, agili e snelli i due Fioranello, tutti uniti dal filo conduttore dell’eleganza [..]”.
[Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2018 Doctor Wine by Daniele Cernilli, pag. 181]

Fiorano Rosso 2012 – 95 punti e faccino DoctorWine

Da uve cabernet sauvignon 65% e merlot 35%. Matura in botti di rovere di Slavonia. Rubino tendente al granato. Olfatto ampio con sensazioni di spezie, toni balsamici e torrefazione, china e caffè. Seguono fiori appassiti, origano, arancia sanguinella e una leggera nota fumè. In bocca è sontuoso e pieno, con tannino elegante e finale sapido e lungo.

 

 

 

Print Friendly, PDF & Email
+ posts

Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.

Previous articleIl Porto di Ripetta: nome legato alla storia del vino a Roma
Next articlePalcoscenico Frascati – 50 anni di vino Doc / Sabato 21 e domenica 22 ottobre 2017 a Frascati (Roma)