Azienda Agricola Valle Vermiglia – via A. Gramsci 7 – Roma
Eremo Tuscolano rappresenta la realizzazione di un progetto di rilancio della denominazione Frascati nato dalla volontà di Mario Masini titolare dell’Azienda Agricola Valle Vermiglia. La realizzazione è partita nel 1996 con l’impianto di un vigneto di 8 ettari sui terreni incontaminati appartenenti all’Eremo dei Camaldolesi a Monteporzio Catone. Siamo alle pendici del Monte Tuscolo, a 20 chilometri in linea d’aria da Roma. Dal vigneto, protetto da un fitto bosco e da un microclima particolarmente favorevole, nasce il vino che, per volontà di Mario Masini, si propone come punto di riferimento per una produzione di altissima qualità e di riscatto di una storica tradizione: è il Frascati Superiore Docg Eremo Tuscolano.
Un po’ di storia
Il Frascati prende il nome dell’omonimo comune nell’area di produzione che comprende anche i comuni di Grottaferrata, Monte Porzio Catone e parte dei comuni di Roma e Monte Compatri. È un vino di antichissima tradizione, uno dei più conosciuti e apprezzati al mondo, e strettamente legato alla famiglia di Mario Masini: il 3 marzo 1966 grazie all’impegno dell’allora Ministro On. Pietro Campilli -nonno materno di Mario- proprietario dell’azienda Valle Vermiglia, gli venne riconosciuta la Denominazione di Origine Controllata (Doc), inserendosi tra le prime quattro Doc istituite in Italia.
Anni dopo, il 20 settembre 2011, sarà Mario Masini, anch’egli Deputato al Parlamento della Repubblica Italiana a veder coronato il suo impegno e quello del Consorzio dei Vini Tipici Frascati con l’ottenimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (Docg) per il “Frascati Superiore”.
Il Frascati Superiore Eremo Tuscolano è un vino fortemente territoriale; in esso le caratteristiche delle varietà dei vitigni impiantati vengono esaltate dal terreno vulcanico e da una particolare esposizione che consente al vigneto di essere costantemente ventilato, proteggendolo naturalmente da parassiti e muffe. Le varietà impiegate sono: in percentuale maggiore la malvasia del Lazio (conosciuta anche come malvasia puntinata), dallo splendido colore cera trasparente e dal sapore intenso e fresco; poi la malvasia di Candia, rustica e corposa, dal colore giallo dorato e dal sapore profumato e leggermente amarognolo; il trebbiano toscano, dal colore giallo paglierino dai riflessi verdognoli, che conferisce al vino freschezza e acidità; il trebbiano giallo, dal lieve profumo di mandorla tostata; il bombino bianco, che trasmette al vino corpo, armoniosità, spessore e persistenza.