Cantina Tollo: nuovo direttore, grandi ambizioni

Sandro Ciavattella è il nuovo Direttore Generale di Cantina Tollo. La nomina è stata resa nota durante la consueta Assemblea dei Soci del gruppo teatino che precede la vendemmia, tenutasi domenica 28 luglio a Tollo (Chieti) nella sede aziendale. Pescarese di 43 anni, Ciavattella non è un volto nuovo per Cantina Tollo: ha già ricoperto infatti il ruolo di Chief Financial Officer all’interno della cooperativa abruzzese per ben sette anni, dal 2017 al 2023.

“Sono onorato della fiducia riposta in me dal Presidente e dal Consiglio di Amministrazione – dichiara Ciavattella –, oltre che entusiasta di iniziare questo nuovo percorso professionale proprio all’interno di Cantina Tollo. L’obiettivo è sviluppare una visione condivisa e dare ancora più valore al gioco di squadra coinvolgendo i soci e i dipendenti nella vita aziendale, con lo scopo di migliorare le attuali performance dell’azienda e raggiungere insieme nuovi, ambiziosi traguardi e mercati”.

“Grazie al lavoro di Sandro Ciavattella e dei nostri soci – continua Gianluca Orsini, Presidente della cooperativa – Cantina Tollo sarà in grado di affrontare le nuove sfide che il mercato ci pone. Sono sicuro che insieme potremo ottenere grandi risultati e far apprezzare ancora di più i nostri vini, sia in Italia che oltre i confini nazionali, raccontando quest’angolo d’Abruzzo nei calici”.

La Cantina, la sua storia
Fondata nel 1960, oggi Cantina Tollo si inserisce come realtà tra le più importanti nel panorama vitivinicolo italiano.
Nel secondo dopoguerra l’Abruzzo si stava spopolando: le persone abbandonavano la campagna e gli italiani lasciavano il Paese, alla ricerca di un futuro migliore. I vigneti di Tollo, però, fecero sì che le persone restassero, garantendo loro una fonte di reddito e spianando di fatto la strada alla fondazione della Cantina.
Non solo: la cooperativa ebbe un ruolo fondamentale nel rinnovamento delle tecniche locali di viticoltura e vinificazione. Con il tempo la cooperativa è cresciuta e da questa sono nate tre diverse aziende: Cantina Tollo, Feudo Antico e Auramadre.

Le tre aziende
Cantina Tollo rappresenta l’azienda madre, con vigneti che si estendono in Abruzzo, in Molise e in Puglia.
Feudo Antico è distribuito esclusivamente nel settore Ho.Re.Ca, si concentra esclusivamente su Tullum Docg, la denominazione locale istituita nel 2008 e elevata a Docg nel 2019, che promuove varietà locali come Passerina, Pecorino, Montepulciano.
Auramadre, nato nel 2019 con una superficie di 200 ettari, è il progetto di Cantina Tollo che promuove la viticoltura e il vino biologici con un approccio di offerta multiregionale e multiprodotto.

La produzione biologica, che Cantina Tollo ha iniziato nel 1991, rappresenta oggi il10% della produzione totale dell’azienda. La filosofia sostenibile ha portato alla nascita, nell’aprile 2020, della nuova linea biologica di Cantina Tollo, che incoraggia il consumatore a una scelta responsabile, ad amare e rispettare l’ambiente, e rappresenta la perfetta sintesi del concetto di sostenibilità secondo la cantina.
A partire dal 2016, i vini biologici sono tutti certificati vegani.

All’estero è presente in oltre 46 Paesi; Germania, Canada, Francia, Cina e Giappone rappresentano i mercati principali, con il 95% delle vendite realizzate sul canale commerciale. La realtà teatina è inoltre presente nei mercati di Russia e India.

I mercati
Passione, impegno e valori condivisi continuano a guidare il lavoro di Cantina Tollo, confermandone il successo: il fatturato 2022-2023 è pari a 49,9 milioni di euro.
Il mercato estero è cresciuto del 18,4% rispetto all’anno precedente, con un importante sviluppo in Russia, Germania, Canada, Paesi Bassi e Francia, e rappresenta circa il 48% del fatturato complessivo. Nel 2022 Cantina Tollo ha inoltre ottenuto la certificazione Equalitas, standard che definisce i requisiti secondo i tre pilastri della sostenibilità ambientale, sociale ed economica nella filiera del vino, mentre nel 2023 è stato adottato il Codice Etico.

I vini e i vitigni
Cantina Tollo, Feudo Antico e Auramadre coprono una superficie vitata di 2500 ettari, coltivati da 625 viticoltori associati, che producono in totale 18 milioni di bottiglie.
Le vigne si estendono dal mare Adriatico fino alla maestosa montagna della Maiella, superando i2.790 metri slm.
Le principali uve coltivate sono varietà autoctone come Montepulciano rosso, Trebbiano bianco, Pecorino, Passerina, Cococciola. Non mancano le varietà più conosciute come Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon,Chardonnay, Pinot Grigio.
I vitigni autoctoni sono tradizionalmente coltivati su pergole, con una forte attenzione alla sperimentazione sia in campo che in cantina. I vini più rappresentativi includono il Montepulciano d’Abruzzo, il Cerasuolo d’Abruzzo, il Trebbiano d’Abruzzo, il Pecorino e il Passerina.

Il “Vigneto Avanzato”
In qualità di esponente di spicco nel panorama italiano, Cantina Tollo deve il successo alla strategia di sviluppo sostenibile, in atto da oltre cinquant’anni. La prova di questo impegno è “Vigneto Avanzato”, un progetto fortemente incoraggiato da Tonino Verna, Presidente dal 2005 al 2022, che ha introdotto una remunerazione per gli azionisti basata su ogni ettaro lavorato e non su ogni quintale prodotto, stabilendo così una cultura della qualità nei vigneti. Il progetto ha cambiato radicalmente la filosofia di produzione, contribuendo a raggiungere un livello di qualità costantemente eccellente, che rende ogni azionista parte fondamentale della can

Print Friendly, PDF & Email
+ posts

Grazie a molte attendibili fonti italiane ed estere, creiamo o rilanciamo notizie relative al mondo dell'enogastronomia, del turismo, e di interesse generale.

Previous articleVacanze al sud, con gusto
Next articleLa novità nei contrassegni di Stato: il primo degli Igt al Sannio Beneventano