Amalia Cascina / Decompressione da assaggio compulsivo su Corriere del Vino

Amalia Cascina

Da corrieredelvino.it, ottobre 2016, “Amalia Cascina in Langa. La mia decompressione da assaggio compulsivo al Vinitaly ”, di Urano Cupisti.

“Ero atteso allo Stand di Cascina Amalia, durante il Vinitaly 2016, stimolato dall’invito decisamente “sui generis” nel termine letterale di questa locuzione latina in uso frequente nel linguaggio comune. Aggiungerei per la sua aticipità: “se sei in fase di decompressione da assaggio compulsivo e alla ricerca di qualcosa di veramente unico” il rimedio è una degustazione di Barolo (Monforte d’Alba, verace tradizione di Langa), o di una Barbera d’Alba Superiore o  un Dolcetto d’Alba.
Mi trovavo nello stato di “decompressione da assaggio compulsivo”, vuoi per lo stress da appuntamento, orari, incontri, seminari e chi più ne ha più ne metta e c’era proprio bisogno di qualcosa che mi facesse tornare alla quiete, alla serenità, al gusto dell’assaggio.

Padiglione Piemonte, Amalia Cascina in Langa. Fatte le presentazioni ecco l’inizio della calma dopo la tempesta.

“Ogni nostro vigneto ha una propria destinazione produttiva. Monforte d’Alba e le sue zone maggiormente vocate.  S.Anna, Montagliarotto, Bussia, Le Coste”. Le immagini di questi luoghi ritornano alla mente dietro la pacatezza della descrizione.

“I segreti della terra si sposano con il clima temperato e il Dolcetto, la barbera e il Nebbiolo ne escono con caratteristiche uniche”.

L’avventura della famiglia Boffa è relativamente recente. Il progetto Amalia risale al 2003 dopo l’acquisizione della cascina circondata da annessi agricoli e alcuni vigneti a Barbera e Dolcetto.
In poco tempo si concepiscono spazi e volumi con ulteriori acquisizioni di vigneti “cru” quali Bussia e Le Coste e la costruzione della cantina. Già la cantina.
La descrizione mi accompagna piano piano verso quel relax cercato ed auspicato per la preparazione agli assaggi.

“I vini Amalia nascono dal lavoro in vigna, sulla terra e si completano in cantina. Un ambiente razionale dove svolgere al meglio il lavoro aiutato dalla innovazione tecnologica nel rispetto delle tradizioni”.
Il colloquio mi affascina, mi prende e ascolto mentre gli appunti scorrono nel mio moleskine.

Ma che in questa cantina ci sia l’attenzione per il bello in tutti i sensi, lo testimonia la presenza di importanti opere d’arte provenienti dalla collezione di famiglia”.
Quadri e ceramiche ovvero Arte che accompagna un’altra Arte, quella di fare Vino.

La filosofia vinicola di Cascina Amalia è quella che amo ed alla quale sono “vocato”: produrre Vini che prima di tutto devono essere Buoni, senza appartenenza estremizzata a mode ricorrenti.

“Valorizzare al massimo le caratteristiche di ogni vigneto e di ogni annata per arrivare al meglio tramite un duro lavoro in vigna”.
Era giunto il momento di passare agli assaggi, Quattro vini per interpretare e capire “la filosofia aziendale” e tradurre nel concreto quanto ascoltato. [..]

Nel bere i vini di Amalia Cascina in Langa ho trovato qualcosa di veramente unico [..]”

[Clicca qui per leggere l’intero articolo e le degustazioni di Urano Cupisti su corrieredelvino.it]

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Giornalista, Sommelier, ha lavorato al Gambero Rosso per oltre 10 anni come giornalista, degustatrice per la Guida ai Vini d’Italia, autore e regista dei servizi televisivi per il Gambero Rosso Channel, autore di libri su vino, cucina e turismo. Ha partecipato al progetto di rilancio del brand Franciacorta e nel 2006 ha fondato Vinotype, un’agenzia di comunicazione specializzata per le Aziende vitivinicole. Nel 2010 ha lanciato il magazine on line Vinotype.it.

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